Chiesa Santa Maria della Croce
Questa grande e nuova Chiesa fu eretta dalla pietà dei fedeli(...)è a croce latina con quattro altissimi archi in pietra concia; si ignora l'autore, ma certamente la ideò un buon architetto. La navata principale è lunga m. 27,90 i due bracci laterali m 17,20. Ha un bel coro rotondo con un affresco a panneggio sorretto da due angioli. L'altare maggiore è attaccato al postergale di un bellissimo lavoro in pietra serena. Nella nicchia di questo altare vi è l'affresco di Maria SS.Assunta in Cielo cui fu dedicata questa chiesa. Dell'affresco raffigurante la Madonna con il Bambino in un seggiolone con due angeli, non conosciamo l'autore. L'arco che contiene l'affresco è tutto in pietra lavorata, con molte e svariate figure di animali in maggioranza pesci ed uccelli. L'esterno di questo altere è pure lavorato; è rappresentato da tante colonnette e scanellature metà piene e metà vuote, Copre un bellissimo cornicione sotto il quale vi è questa iscrizione:" ECCE ANCILLA DOMINI FIAT MIHI SECUNDUM VERBUM TUUM. 1564". Il coro è a volta(tale) doveva essere pure tutta la chiesa , ma forse per mancanza di mezzi cessarono i lavori. Difatti i due capitelli rimasti monchi e i rientri dei muri lo dimostrano chiaramente. La facciata è di pietre quadrate con cantonali artisticamente elaborati a forma di colonne. Nella pietra di una di queste colonne si legge: A.D. 1575-Bazzani Camarlingo. Vi è annessa casa per il custode che rimonta all'anno 1624. La porta maggiore con stipiti di pietra concia fatta nell'anno 1578 porta questa iscrizione;"ORO PRO NOBIS SANCTA DEI GENITRIX". Nell'interno di questa chiesa a sinistra di chi entra dalla porta laterale vi è un tronetto con sette colonnette (forse l'antico ciborio della Chiesa della Pieve) fu fatto o forse trasportato in questa chiesa nell'anno 1587 e vi si legge:"ADORAMUS TE CHRISTE". Ai lati dell'altare maggiore vi furono aggiunti due portali anch'essi di pietra ben lavorata. In basso poi, vi sono due belli rosoni con in mezzo una bella nicchia. E si legge che furono fatti da Paolo di Lisandro e Girolamo C.O. Il pilello dell'acqua santa posto vicino alla porta maggiore risale al 1679 forse residuo della vecchia Chiesa di S.Donnino. Di una certa importanza vi è pure il pozzo vicino alla canonica. Di forma rotonda con un cornicione sporgente all'infuori." Questa descrizione è stata ripresa dal manoscritto di Marchesini don Alfonso, Liber Cronicus, Archivio Curia Vescovile di Cortona.