Pieve di Rubbiano
Numerosi reperti dell'epoca romana sono stati rinvenuti nel posto e nei dintorni; nei pressi del luogo indicato passava una strada romana; la centralità della zona affidata alle cure della nuova Pieve, risulta di una singolare posizione. La sua ubicazione, dunque, venne scelta su di un punto ideale che riuniva i tre classici elementi. Peraltro i studiosi di storia locale, Millotti, Rossi e Boschini, indicano con motivate argomentazioni l'ubicazione della primitiva Pieve non nel luogo dove generalmente si pone, ma all'inizio della salita della strada che porta al Santuario della Madonna della Croce i cui resti sarebbero inglobati in una antica casa colonica di proprietà Scarpaccini. Il Rossi ci dice che "la chiesa eretta col titolo di Pievania alle falde del monte Rubbiano, titolata S.Maria di Rubbiano, era situata sul piano poco sotto casa di Gragnetti. Nelle case coloniche di detta casa Gragnetti(oggi di proprietà della famiglia Scarpaccini, vicino alla strada che conduce alla Chiesa della Croce)si possono ancora vedere la porta romanica e i resti di mura della residenza dei primi Pievani. Prosegue il Rossi:"in seguito S.Maria di Rubbiano fu abbandonata e fu eretta altra Chiesa col titolo di S.Donnino in luogo più elevato a 300 metri di distanza da questa". Sempre secondo il Rossi la Pieve di S.Maria a Rubbiano era situata in un luogo paludoso e malsano, per tale ragione fu abbandonata e portata in un luogo più elevato e salubre. I popoli rubianesi per la devozione al loro santo eremita la chiamarono S.Donnino.